Perché il Marocco sta uccidendo migliaia di cani randagi in vista della Coppa del Mondo del 2030?
In vista della Coppa del Mondo FIFA del 2030, i gruppi animalisti avvertono che le autorità marocchine stanno sistematicamente abbattendo cani randagi, usando sparatorie, veleni e metodi di cattura disumani, con sopravvissuti umani e animali domestici in pericolo. I funzionari dicono che serve a proteggere la salute pubblica e a migliorare l'immagine della città.

Paura crescente e protesta pubblica
A Ifrane, una pittoresca cittadina di montagna, la gente del posto descrive le strade macchiate di sangue come una realtà quotidiana. «Andando a scuola, ho incontrato pozze di sangue per strada», racconta Amina, 19 anni. Mentre un tempo le uccisioni erano occasionali, afferma che la violenza contro i cani di strada è diventata sistematica in modo allarmante, trasformando gli abbattimenti brutali in un'attività sportiva.
I gruppi animalisti, tra cui l'International Animal Welfare Protection Coalition (IAWPC), affermano che centinaia, o addirittura migliaia, di cani vengono uccisi o avvelenati all'interno o nelle vicinanze di città turistiche. Descrivono scene di cani legati, gasati o scacciati in furgoni per poi scomparire.

Giustificazione ufficiale: rischi sanitari e gestione dell'immagine
Le autorità marocchine difendono la campagna, citando il rischio di rabbia: ogni anno vengono segnalati circa 100.000 morsi, il 40% dei quali colpisce bambini sotto i 15 anni, secondo Mohammed Roudani del ministero dell'Interno.
Sottolinea il programma Trap-Neuter-Vaccinate-Return (TNVR) del 2019 come un'alternativa umana, ma riconosce che l'applicazione spetta ai comuni che a volte ricorrono all'abbattimento con veleno o fucili, nonostante le linee guida nazionali contro questi metodi
Conseguenze mortali per animali domestici e persone
Gli abbattimenti non danneggiano solo gli animali di strada. A Ben Ahmed, il barista Abderrahim Sounni è stato colpito da proiettili vaganti mentre passava un cane. Secondo quanto riferito, la polizia ha confermato che il veicolo apparteneva al comune.
Sia gli espatriati che la gente del posto hanno parlato di aver assistito a trattamenti brutali: cani presi a calci, colpiti o lanciati dai furgoni. Una espatriata americana, Erin Captain a Casablanca, racconta come i tentativi di salvataggio siano stati accolti con violenza: «Hanno preso i [miei] cuccioli... a uno erano rotte le zampette; l'altro è stato preso a calci a morte».

Respingimenti internazionali e pressioni della FIFA
Una coalizione di gruppi per i diritti degli animali, sostenuta da personaggi come Jane Goodall, mette in guardia la FIFA da una «massiccia scala di uccisioni» programmata per rimodellare le città marocchine prima della Coppa del Mondo .
La FIFA ha riconosciuto il problema e afferma di essere in contatto continuo con le autorità marocchine per garantire il rispetto degli impegni previsti dai requisiti per i paesi ospitanti. Il Marocco, nel frattempo, riporta un investimento di oltre 23 milioni di dollari nei programmi TNVR in oltre 15 città.
Eppure gli attivisti restano scettici. Con le presunte uccisioni che continuano nel 2024 e nel 2025, nonostante l'insistenza del Marocco che il peggio sia terminato nel 2023, la comunità globale sta sollecitando la FIFA ad agire e garantire il rispetto degli standard umani.

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