La Turchia conferma la legge che consente l'uccisione dei cani randagi
La Corte suprema turca ha confermato una controversa legge che consente ai comuni di arrestare milioni di cani randagi, suscitando timori di uccisioni di massa. I gruppi animalisti la definiscono una «legge sui massacri» che minaccia la vita di innumerevoli animali di strada.
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La Corte Suprema conferma la legge controversa
Mercoledì, la Corte costituzionale turca ha respinto un ricorso presentato dal principale partito di opposizione per ribaltare la nuova legislazione nazionale sui cani randagi. La legge, approvata nell'agosto 2024, impone ai comuni di raccogliere i cani randagi e trasferirli nei rifugi.
Mentre le autorità insistono sul fatto che la misura è destinata a garantire la sicurezza pubblica dopo una serie di attacchi di cani, compresi incidenti che coinvolgono bambini, la sentenza ha confermato che le disposizioni sono legalmente valide e devono rimanere in vigore.
Cosa dice la legge
Secondo il governo, la Turchia ospita una stima quattro milioni di cani randagi vagando per le sue città e le sue campagne. La legge impone che i cani catturati siano vaccinati, castrati e sterilizzati prima di essere dati in adozione.
Tuttavia, i cani considerati malati terminali, sofferenti o «una minaccia per la salute umana» possono essere sottoposti a eutanasia. I funzionari lo presentano come un approccio umano al controllo della popolazione.
«Legge sui massacri»: i gruppi per i diritti degli animali reagiscono
Le organizzazioni per il benessere degli animali si oppongono fermamente alla legislazione, avvertendo che apre la porta a uccisioni indiscriminate. I critici temono che i rifugi sovraffollati e con risorse limitate non saranno in grado di farcela, spingendo i comuni a ricorrere all'eutanasia di massa con il pretesto del controllo delle malattie.
Le proteste sono scoppiate davanti alla Corte costituzionale, dove i dimostranti portavano cartelli con la scritta «Cancellate questa maledetta legge». L'Ordine degli avvocati di Ankara ha dichiarato che «centinaia di animali sono morti a causa di questa legge, che non serve l'interesse pubblico».
Anche la Humane Society International (HSI) ha condannato la mossa. Katherine Polak, vicepresidente dell'HSI per gli animali da compagnia, ha detto Vox: «Questo è davvero un passo indietro nel pensare progressivamente a città sane e umane e a gestire i cani in modo responsabile».
Promesse di adozione vs. realtà
Il governo ha promesso che la maggior parte dei cani raccolti sarà sterilizzata e offerta in adozione. Ma gli attivisti si chiedono se i comuni, che stanno già affrontando difficoltà finanziarie, abbiano la capacità di costruire e gestire nuovi rifugi.
I rapporti dei gruppi di difesa affermano che molti cani randagi sono già stati eutanizzati indiscriminatamente dopo l'adozione della legge lo scorso anno, alimentando sfiducia e rabbia.
Per i difensori dei diritti degli animali, il timore è chiaro: anziché proteggere sia le persone che i cani, la legge potrebbe normalizzare l'abbattimento di massa.

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