Un cacciatore ammette di aver sparato a un cane dopo averlo scambiato per un lupo

Settimane dopo l'uccisione mortale di un cane durante una passeggiata a Peille, nella regione francese delle Alpi Marittime, un cacciatore ha confessato di esserne il responsabile. L'uomo ha detto alle autorità di aver scambiato l'animale per un lupo e ha reagito per paura.

Un uomo di 55 anni si è consegnato alla gendarmeria locale la scorsa settimana, ammettendo di aver ucciso un cane lupo cecoslovacco di sette anni il 17 febbraio 2025. Il cane, di nome Aslan, stava passeggiando con il suo proprietario vicino a Mont-Agel quando è stato ucciso.

Il caso era diventato virale sui social media, poiché il proprietario di Aslan ha chiesto giustizia e ha cercato di identificare il responsabile.

Un errore fatale

Secondo quanto riferito da Nice-Matin, l'uomo era a caccia con suo figlio quando hanno incontrato l'animale in una zona nota per l'attività dei lupi. Il cacciatore ha affermato di credere che fosse un lupo e inizialmente ha sparato un colpo di avvertimento per spaventarlo. Tuttavia, mentre l'animale continuava a correre nella sua direzione e in quella di suo figlio, sparò un secondo colpo, che si rivelò fatale.

Il proprietario di Aslan ha poi descritto di aver sentito il suo cane urlare prima di trovarlo senza vita. Un esame veterinario ha successivamente confermato che il cane era stato colpito da più di cento palline di piombo.

Un cacciatore con licenza

Il cacciatore, che possedeva legalmente un fucile calibro 12 registrato, era in possesso di una licenza di caccia valida e non aveva precedenti incidenti registrati. La stagione di caccia alla selvaggina grossa era terminata il 12 gennaio, il che significa che nella zona di Peille era ancora consentita solo la caccia agli uccelli.

Ciò ha portato a chiedersi perché si sia verificato un simile errore. Parlando ai media locali, Cyril Piazza, sindaco di Peille e presidente dell'associazione locale di caccia, ha espresso la sua rabbia.

«Non c'è confusione possibile tra un uccello e un cane», ha detto in un'intervista a BFM. «Se si scopre che questa persona è membro della società di caccia di Peille, non gli sarà mai più permesso di cacciare qui. Non accetterò che i cacciatori si comportino in questo modo».

Ripercussioni legali e comunitarie

Il proprietario di Aslan ha presentato una denuncia per conto di tre organizzazioni per il benessere degli animali e non ha escluso azioni legali contro la federazione regionale di caccia.

Per ora, le autorità stanno organizzando una sessione di mediazione tra chi ha sparato e il proprietario di Aslan. Tuttavia, l'incidente ha riacceso il dibattito sulle normative sulla caccia e sulla sicurezza degli animali, con molti che si chiedono se debbano essere attuati controlli più severi per prevenire tragedie simili.

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