Dog-Jacking: la nuova epidemia di animali domestici rubati

Una perdita devastante per i proprietari

Il furto è avvenuto nel VI arrondissement di Marsiglia, vicino al palazzo di giustizia. Il proprietario di Pistache, Olivier, ricorda l'evento traumatico: «Stavo per attraversare la strada quando sono piombati due uomini su uno scooter. In pochi secondi, l'uomo sulla schiena l'ha afferrata e l'ha stretta tra le gambe prima di allontanarsi a tutta velocità. Ero scioccata, incapace di reagire». La famiglia ha immediatamente presentato una denuncia alla polizia, solo per apprendere che tali furti sono andati alle stelle in città.

Un mercato redditizio per i cani rubati

Le razze di piccola taglia come la Pomerania possono costare tra i 2.000 e i 3.000 euro se vendute legalmente. Sul mercato nero possono ancora guadagnare 1.000 euro e, per le femmine non sterilizzate, il potenziale di riproduzione le rende ancora più preziose. «Sospettiamo che sia stata rubata per essere rivenduta o utilizzata per scopi riproduttivi», spiega Olivier. La domanda di razze canine di design, in particolare Pomerania mista e Chihuahua, ha ulteriormente alimentato il mercato clandestino.

Metodi usati dai ladri di cani

Secondo Nathalie Loïko, fondatrice di Waf, i ladri usano una varietà di tattiche per rubare i cani:

• Cani rapiti da strada, come è successo a Pistache
• Conquistare la fiducia del proprietario, chiedendo di tenere in braccio il cane per una «foto» prima di scappare
• Fingendosi potenziali allevatori, per estrarre informazioni sull'eventuale sterilizzazione del cane
• Rubare dai giardini, dove si verificano il 60% dei furti di cani

«Consigliamo vivamente ai proprietari di cani di non rivelare mai se il loro animale domestico è sterilizzato o castrato, poiché solo queste informazioni possono renderli un bersaglio», avverte Loïko.

Le orribili conseguenze dei cani rubati

Alcuni cani rubati vengono abbandonati o scappano, ma molti vengono trovati in condizioni orribili. «Abbiamo recuperato cani con pelo rasato e ferite al collo, segnali che indicano che i loro microchip sono stati rimossi con la forza», spiega Loïko. «Non sappiamo se è stato fatto in modo crudo o con competenze mediche, ma in entrambi i casi è orribile».

Nonostante la crescente crisi, i furti di cani vengono indagati raramente. «Anche se gli animali domestici non sono più considerati proprietà per legge, i ladri operano quasi impunemente», lamenta Loïko.

Combattere per la giustizia

Waf si è impegnata a intentare cause civili in ogni caso di furto, anche quando le denunce della polizia vengono rifiutate. L'organizzazione sta collaborando con la Divisione nazionale per la prevenzione degli abusi sugli animali (DNLMA) per migliorare i processi di tracciamento ed evidenziare la portata reale dei furti di cani in Francia. «Stiamo spingendo per un'azione reale e un'applicazione più severa delle sanzioni esistenti, che includono fino a tre anni di carcere e una multa di 45.000 euro per furto o traffico di animali domestici rubati».

Fino a quando non verranno apportate modifiche, Loïko esorta i proprietari di animali domestici a rimanere vigili: «Evita pettorine o collari che possono essere facilmente afferrati e non lasciare mai che estranei tengano il cane in braccio. La consapevolezza e la prevenzione sono i nostri migliori strumenti in questo momento».