«Una mostruosità»: Brigitte Bardot chiede il divieto immediato della caccia con cani da caccia in Francia

Il 28 marzo, l'iconica attrice e attivista per i diritti degli animali Brigitte Bardot è apparsa su BFMTV per ribadire la sua feroce opposizione a caccia con segugi, una forma tradizionale di caccia ancora praticata in alcune zone della Francia rurale. Chiamandolo a «mostruosità», Bardot ha richiesto il suo abolizione immediata, denunciandolo come un rito crudele e antiquato che non ha posto nella società moderna.

«La Francia è uno degli ultimi Paesi in Europa a permettere ancora questo orrore», ha dichiarato. «È ora che le cose devono cambiare».

Scatenato da uno scandalo

Le osservazioni di Bardot arrivano poche settimane dopo un incidente di alto profilo ha riacceso la rabbia pubblica: secondo quanto riferito, un gruppo di cacciatori ha violato La proprietà privata del regista Luc Besson uccidere un cervo che vi si era rifugiato. La fondazione Bardot, che si batte per il benessere degli animali dal 1986, ha descritto la scena come una «macelleria», una «vergogna» e un atto di «disgustoso sadismo».

«È antiquato e disgustoso»

Parlando appassionatamente in onda, Bardot ha detto: «La caccia è completamente obsoleto, completamente fuori dal nostro tempo. Siamo ancora là fuori uccidere piccoli uccelli, maestosi cervi e bellissimi cervi, per divertimento. È disgustoso».

Ha aggiunto: «Viviamo in un periodo pericoloso, con persone terrorizzate da ciò che ci riserva il futuro. Eppure continuiamo a uccidere animali che non ci hanno fatto niente, solo per piacere. È scandaloso.»

L'opinione pubblica è a stragrande maggioranza a favore di un divieto

Secondo un nuovo Sondaggio Ifop commissionato dalla Fondazione Brigitte Bardot, Il 72% dei cittadini francesi è favorevole al divieto della caccia con i segugi. L'indagine ha anche riscontrato un ampio sostegno alla limitazione dei diritti dei cacciatori, con Il 76% preferisce una stagione di caccia più breve.

Inoltre, un petizione lanciata a dicembre di attivista ambientalista Tom Arthus-Bertrand, figlio del famoso fotografo Yann Arthus-Bertrand, ha già raccolto quasi 80.000 firme. La petizione chiede la fine della caccia con i segugi entro 2030.

Come insiste Bardot, «È tempo che la Francia fermi questa crudeltà».