Si tratta di una grande notizia per tutti coloro che credono nei diritti degli animali. Il Moran Market, uno dei più grandi mercati della carne al mondo ha vietato la macellazione e la vendita di carne di cane.
Fonte: Korean Dogs
Il comune di Seongnam, dove risiede il mercato nella Corea del Sud, ha annunciato la notizia lo scorso 13 dicembre. Per introdurre la notizia, si è affidato alla famosa frase di Gandhi, "la grandezza di una nazione e i suoi progressi morali possono essere valutati dal modo in cui tratta gli animali".
Fonte: Korean Dogs
In seguito alle trattative con il comune, 22 commercianti avevano interrotto la vendita di carne di cane lo scorso 19 dicembre. L'accordo prevede che la loro attività cessi definitivamente entro la fine di gennaio. Per aiutarli a convertire la loro attività, gli sarà fornito un sostegno finanziario.
80 000 cani venduti per la carne ogni anno
Ogni anno, dal 1960, più di 80 000 cani vengono venduti annualmente nel mercato. Come spesso nella Corea del Sud, gli animali destinati ad essere venduti trascorrono gran parte della vita ammassati nelle gabbie. La morte, generalmente, sopraggiunge per impiccagione o elettroesecuzione. Condizioni di detenzione e macellazione condannate da lungo tempo dalle associazioni animaliste.
Source : Korean Dogs
Un "grande passo verso il cambiamento"
L'associazione KAWA (Per il Benessere Animale in Corea) ha accolto questo “grande passo in favore del cambiamento dell'industria della carne di cane", precisando che avrebbero continuato a sorvegliare affinché il cambiamento fosse effettivo.
La KAWA teme che questo l'applicazione di questo divieto non ottenga il risultato sperato fino a quando il divieto di vendere la carne di cane non venga esteso a tutta la città.
Fonte: Korean Dogs
L'importanza dell'immagine con l'avvicinarsi dei Giochi Olimpici
Se un motivo etico è presentato come motivo della decisione, esistono altri fattori che hanno spinto la municipalità a continuare in quella direzione.
Le numerose proteste degli abitanti, che si lamentano delle grida inquietanti e gli odori provocati da questa attività. L'avvicinarsi dei Giochi Olimpici, che secondo alcuni osservatori, spingerebbero le autorità sud coreane a dissimulare le pratiche meno consensuali.
Infatti, la Corea del Sud si prepara ad accogliere i giochi invernali del 2018. “Speriamo che questo provvedimento serva a restaurare l'immagine della nostra città", come ha dichiarato il sindaco di Seongnam durante il suo discorso.
Fonte: Korean Dogs
Due milioni di cani allevati ogni anno nella Corea del Sud
Si tratta di una vittoria importante per la causa animalista, nonostante il divieto riguardi una sola città coreana. Circa due milioni di cani continuano ad essere allevati annualmente per fini alimentari nel paese.
Il consumo di questa "pietanza" raggiunge il suo culmine in occasione della festa di Bok Nal, meno nota del festival cinese di Yulin, ma giudicata altrettanto cruenta e abominevole dalle associazioni animaliste. La Humane Society International (HSI), che lotta in loco per la sua abolizione, ricorda che circa il 70% del consumo annuale avviene in estate durante le celebrazioni della suddetta festività.
Fonte: @Reuters/Corbis
Un paese diviso sulla consumazione della carne di cane
Come in Cina, la consumazione di questa carne trova in disaccordo le generazione più giovane e quella più anziana. Stando a un sondaggio risalente al 2015 condotto dall'istituto Gallup Korea, il 20% di uomini sulla ventina hanno dichiarato di aver consumato carne di cane nel corso dell'anno, contro il 50% degli uomini compresi tra i 50 e i 60 anni.
Segno che per le giovani generazioni cani e gatti rappresentano animali da compagnia, e sempre meno animali da consumazione. Quindi, è probabile che la vendita della carne di cane conosca un rapido declino nei prossimi anni tanto in Corea quanto in Cina.
Se volete sostenere gli sforzi della HSI nella sua missione, cliccate qui. Per firmare la petizione che richiede l'abolizione del festival di Bok Nal, cliccate qui.
Immagine di copertina: Reuters/Kim Kyung Hoon
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