In questi giorni, l'associazione PETA (Per un trattamento etico degli animali) ha rivelato i retroscena della produzione di cuoio utilizzato dall'industria automobilistica nel confezionare l'interno dei veicoli. L'inchiesta, condotta in Brasile presso lo stabilimento della JBS SA, la più grande azienda specializzata nella trasformazione di cuoio al mondo, rivela animali brutalizzati e marchiati a fuoco senza anestesia.
Fonte: PETA / Repórter Brasil
Le immagini colpiscono. I vitelli strappati alle madri vengono atterrati al suolo, dove gli allevatori marcano a fuoco il volto dell'animale affinché possano rivendicarne la proprietà al momento della vendita alla JBS.
Fonte: PETA / Repórter Brasil
Questo procedimento brutale è eseguito senza anestesia, aggiungendo ulteriore sofferenza all'animale trattenuto violentemente. L'assenza di antidolorifico viola il regolamento brasiliano emanato dal Ministero dell'Agricoltura in materia di benessere animale, come ricorda PETA.
Après avoir vu cette nouvelle enquête, vous ne regarderez plus les intérieurs cuir des voitures comme avant : https://t.co/13hDemjmcy pic.twitter.com/jGoGVbqdNn
— PETA France (@PETA_France) November 17, 2016
In una sequenza successiva, i bovini, incanalati in un percorso obbligato, si dibattono con tutte le loro forze prima di subire lo stesso trattamento. Anche in questo caso, la marchiatura non conosce metodi preventivi contro il dolore.
Percosse, code e orecchie strattonate, scosse elettriche… L'indagine realizzata da PETA in collaborazione con l'organizzazione brasiliana Repórter Brasil mostra come tale crudeltà continui durante il trasporto.
Fonte: PETA / Repórter Brasil
A l'età di tre anni, le vacche vengono inviate al macello e conoscono l'orrore di viaggi estenuanti su lunghe distanze. L'azienda JBS, che controlla la catena di approvvigionamento, è proprietaria di numerosi macelli e concerie sparse in tutto il mondo. Quest'ultime si occupano di preparare le pelli degli animali prima di rivenderli a case automobilistiche, tra cui, in particolare, Renault, Volkswagen e Toyota.
Fonte: PETA / Repórter Brasil
Nel 2015, si stima che 10 milioni di pelli siano state rivendute dalla JBS. Le fabbriche di automobili usano mediamente tre pelli di vacca per realizzare un solo interno in cuoio. Infine, tra i clienti della JBS, vi sono marche di abbigliamento e di arredamento.
Isabelle Goetz, portavoce PETA Francia, spiega:
Ogni paio di scarpe, borse o cinture in cuoio significa che delle vacche sono state abbattute e marcate a fuoco. PETA chiede ai consumatori una maggiore consapevolezza sui loro acquisti, e abbandonare la pelle.
Infine, l'associazione PETA invita quanti sono rimasti scioccati dalle immagini a scrivere ai dirigenti delle case automobilistiche, clienti della JBS, affinché rinuncino ad "abbellire le loro vetture con la pelle di animali". Per aggiungere la vostra voce, cliccate qui.
Scoprite l'inchiesta di PETA nella sua integralità (attenzione, immagini difficili):
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