Una tartaruga, ritrovata circa un mese fa su una spiaggia di Chanthaburi, in Thaïlandia, ha perso la vita nonostante i disperati tentativi dei volontari di salvarle la vita. La morte è stata provocata dalla quantità astronomica di plastica ritrovata nello stomaco dell'animale.
Questo fatto da seguito al dibattito che aveva infiammato gli animalisti iniziato qualche settimane fa dalla morte del delfino-pilota, morto in condizioni simili.
Fonte: AFP
Ancora una volta, l'inquinamento della Thailandia fa un'altra vittima, che è il primo consumatore di plastica al mondo ma che evidentemente non riesce a smaltire in modo da mantenere le acque pulite.
Weerapong Laovechprasit, veterinario del Centro di sviluppo e di ricerca per le risorse costiere e marine dell'Est, spiega:
La tartaruga era così debole che non riusciva a nuotare. La causa principale della morte sono i rifiuti marini.
Fonte: AFP
Lo stomaco del rettile era pieno di tappi di bottiglia, elastici per capelli e pezzi di plastica. L'equipe che ha soccorso la tartaruga ha cercato di rimuovere questo ammasso che ostruiva il ventre dell'animale, ma in vano. Solo con l'autopsia è stato possibile liberarla.
Quest'anno, il 50% delle tartarughe spiaggiate sulle coste della Thailandia è stato a causa dell'inquinamento della plastica, mentre gli anni precedenti era solo il 10%.
Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica finiscono nell'oceano. La metà di questi rifiuti proviene da Cina, Indonesia, Filippine, Vietnam e Thailandia.
Fonte: Daily Mail