Animali venduti tramite «Click & Collect» o consegna a domicilio: i negozi di animali violano la legge

Nonostante un chiaro divieto in vigore dal 1° gennaio 2024, alcuni negozi di animali continuano a vendere cani e gatti illegalmente. Peggio ancora, un'indagine della Fondation 30 Millions d'Amis ha scoperto che alcune aziende ora offrono animali tramite «click & collect» online o consegne a domicilio, aggirando palesemente le normative esistenti.

Scandalo Click & Collect: animali domestici venduti illegalmente dai negozi di animali

Tattiche di vendita clandestine allarmanti

Utilizzando telefonate registrate e riprese con telecamere nascoste, la Fondation 30 Millions d'Amis ha dimostrato che diversi negozi di animali nascondono animali nelle stanze sul retro, vendendoli discretamente su richiesta. I potenziali acquirenti possono aggirare i periodi di attesa obbligatori previsti dalla legge retrodatando in modo fraudolento il certificato di impegno e consapevolezza (CEC).

Internet diventa un nuovo hub per il traffico di animali

Le vendite online sono emerse come una nuova tendenza preoccupante. I siti Web consentono a chiunque di acquistare animali domestici senza verificare l'identità, l'età e nemmeno incontrarli prima. Questa commercializzazione estrema contraddice direttamente lo scopo originale della legislazione, che mirava a promuovere la proprietà responsabile degli animali domestici.

Le autorità chiudono un occhio

Nonostante i molteplici allarmi lanciati dalla Fondation 30 Millions d'Amis, non sono ancora state imposte sanzioni efficaci. Inoltre, attualmente non sono previste sanzioni specifiche per la violazione del divieto, il che consente a questi negozi di animali di continuare le loro pratiche illegali ma redditizie senza ripercussioni.

Elenchi online disponibili sul sito web di un negozio di animali. ©Fondation 30 Millions d'Amis

Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité
Publicité

Mobilitazione da parte di legislatori e professionisti del settore

Di fronte a queste pratiche allarmanti, diversi politici, tra cui Aurore Bergé e Arnaud Bazin, chiedono un'applicazione rigorosa della legge e la fine di queste pratiche irresponsabili. Anche l'Unione nazionale dei professionisti di cani e gatti (SNPCC) condanna queste azioni, opponendosi chiaramente alle vendite nei negozi di animali domestici sia fisiche che online.

La Fondazione fa appello al ministro dell'Agricoltura

Reha Hutin, presidente della Fondation 30 Millions d'Amis, ha scritto con urgenza al ministro dell'Agricoltura Annie Genevard, chiedendo un'azione immediata per far rispettare la legge. Sono state inoltre inviate segnalazioni ai servizi di ispezione dipartimentali per evidenziare queste violazioni.

Una venditrice di un negozio di animali con in braccio un cucciolo che ha appena portato dal retro. ©Fondation 30 Millions d'Amis (schermata con telecamera nascosta)