Se non avete ancora pronunciato la vostra condanna sull'assurdità degli zoo, questo video vi aiuterà a decidervi.
Le immagini rivelano il trattamento a cui sono sottoposti gli animali rinchiusi in questi habitat artificiali.
Le scene vengono riprese alla fine di ottobre in un circo in Florida, Stati Uniti. Gandhi, una tigre di due anni disubbidisce all'addestratrice: la donna perde l'equilibrio e cade al suolo. Il tutto si verifica in una manciata di minuti.
La donna reagisce violentemente colpendo l'animale sul muso, intimandogli di sedersi mentre un secondo addestratore interviene. Scorgendo l'uomo, munito di frusta, l'animale afferra le gambe della domatrice. Affinché lasci la presa, il collega colpisce l'animale con tutte le sue forze.
L'incidente viene filmato da una spettatrice presente sugli spalti. In sottofondo, si sente la voce della donna che chiede al figlio di distogliere lo sguardo e il mormorare scioccato del pubblico.
Alla fine, Vicenta Pages, l'addestratrice ne esce più spaventata che ferita, le lesioni sono solo superficiali, fortunatamente. Susan Bass, la portavoce dell'associazione a difesa delle fiere selvagge Big Cat Rescue (BCR), racconta al sito TheDodo:
L'ha trascinata sulla scena, è stata fortunata. Incredibile che sia riuscita a riprendersi subito dopo l'accaduto.
Se è normale, in quanto esseri umani, rivolgere la nostra apprensione alla donna aggredita, altrettanto scioccante è realizzare che un animale possa essere vittima di una simile violenza.
Fonte: Facebook
Da quando il video è stato diffuso, sono in molti ad avere additato il circo come diretto responsabile, viste le condizioni in cui vivono gli animali. Rachel Matthews, direttrice dell'associazione animalista PETA, riassume la situazione in questa frase:
La tigre non ha perso la testa. Si è comportata come una tigre. E' normale che reagisca in quel modo.
Fonte: Facebook
Se gli addestratori riescono a domare gli animali selvaggi, impossibile è reprimere completamente il loro istinto. Nel momento stesso in cui l'addestratrice è caduta al suolo, agli occhi della fiera, ha perso il ruolo di "padrone", diventando preda.
Alcuno etologi hanno espresso i loro dubbi sul fatto che l'animale fosse intenzionato ad attaccare. Essendo ancora giovane, probabilmente ha pensato a un gioco, che in pochi secondi avrebbe potuto rivelarsi fatale per l'essere umana.
Fonte: Facebook
Proprio per intervenire nel caso in cui l'istinto predatore riemerga nell'animale, i circhi sono costretti a usare tecniche violente per domare l'animale. Per addestrare tigri e leoni, è indispensabile ricorrere a tecniche basate sull'intimidazione.
Una triste verità che spinge quanti credono nei diritti degli animali a denunciare i professionisti circensi che spesso abusano, per mancanza di tempo o di risultati, di tali metodi.
Fonte: Facebook
Qualora questo non fosse vero per tutti i circhi, resta la brutalità delle condizioni di detenzione: quando non sono costretti a esibirsi, gli animali restano rinchiusi in gabbie anguste. Uno stile di vita che favorisce l'insorgere di comportamenti ansiogeni nei felini.
Per l'insieme di questi motivi, l'organizzazione PETA ha denunciato il famoso spettacolo con le tigre bianche, Pages White Tiger Show, per violazione dei diritti degli animali. Rachel Matthews spera che il video sensibilizzi il vasto pubblico e lo spinga a boicottare gli spettacoli che vede coinvolte le fiere selvagge. :
Fino a quando ci saranno fiere selvagge come quelle di Pensacola State Fair, gli attacchi continueranno ad accadere. Vivere in una gabbia e cercare di evitare i colpi di frusta, non è vita per una tigre.
Fonte: Facebook
Se volete aiutare le tigri come Gandhi a sfuggire a un destino tanto miserabile, potete sostenere le associazioni Big Cat Rescue e Performing Animal Welfare Society, che si battono per offrire a queste fiere la vita che gli spetta.
Come riporta l’associazione animalista LAV, in Italia la legge che regolamenta la vita dei circhi sul territorio è rimasta invariata dal 1968. Risultato? Si stima che almeno 2000 animali selvaggi continuino ad essere sfruttati nei 100 circhi sparsi sul territorio nazionale.
Tuttavia, stando alle stime della LAV, il 65% della popolazione italiana si è detta contraria a tale pratica. Dato significativo che prova una sempre maggiore presa di coscienza da parte della popolazione e si spera, in una prossima evoluzione legislativa.
Un modo per agire concretamente contro l’abolizione degli animali nei circhi consiste nel boicottare gli spettacoli circensi che ne fanno uso. In aggiunta, potete sostenere la LAV nella sua battaglia “Non daremo un euro. Per un circo senza animali” firmando la petizione.
Fonte: TheDodo