Giovedì 12 settembre, l'associazione One Voice ha reso di dominio pubblico un'inchiesta shock condotta a telecamere nascoste in sei allevamenti di conigli di angora. Le immagini, raccolte da degli infiltrati tra gennaio e luglio, sono scioccanti.
(Attenzione: immagini difficili.)
"A volte la pelle si strappa"
I video mostrano dei conigli prelevati bruscamente dalle gabbie anguste, gettati su un tavolo e "depilati" a mani nude. Sottoposti a uno stress violento, urlano per la paura e il dolore mentre il pelo viene tirato e strappato dal personale addetto.
Fonte: One Voice
Muriel Arnal, presidente e fondatrice dell'associazione One Voice, precisa:
I conigli soffrono, piangono, è inaccettabile. A volte la pelle si strappa quando vengono depilati ogni tre mesi.
Gli investigatori spiegano che spesso la "depilazione" di un coniglio avviene di fronte ai suoi simili. "Quest'ultimi assistono alla scena e sentono le urla, evidente fonte di stress…", precisa l'associazione.
Fonte: One Voice
Il 100% dei prodotti di "angora francese" nel mirino
La filiera di angora francese comprende una trentina di allevamenti che producono ogni anno 3.5 tonnellate di angora. Quest'ultima la si ritrova principalmente in gomitoli di filo e in alcune collezioni di alta moda.
Fonte: One Voice
Fonte: One Voice
Tutti i prodotti marchiati "angora francese" sono connessi a questi allevamenti dai metodi deplorevoli. One Voice spiega che gli animali non vengono rasati, ma depilati, perché i peli che comprendono la radice sono più lunghi e pertanto possono essere venduti a un prezzo maggiore.
I conigli senza pelliccia soccombono al freddo
Se normalmente la raccolta dei peli dovrebbe avvenire in due fasi distinte dell'anno affinché i conigli siano in grado di far fronte all'inverno, gli infiltrati hanno constatato molteplici casi di conigli deceduti a causa del freddo, in quanto sprovvisti della pelliccia.
Fonte: One Voice
L'associazione richiede la chiusura degli allevamenti
L'associazione One Voice ha deciso di non rivelare i nomi degli allevamenti incriminati poiché non si tratterebbe di casi isolati.
Muriel Arnal continua:
Non vogliamo segnalare un allevamento invece di un altro, vogliamo invece denunciare un intero sistema e ottenere l'abolizione dell'allevamento e del commercio di angora. Siamo pronti a offrire il nostro sostegno agli allevatori affinché convertano la loro attività. L'angora non deve essere più usata, soprattutto se si considera che non esistono controlli sui metodi di allevamento e produzione.
Fonte: One Voice
Dopo aver sporto denuncia per atti di crudeltà verso animali contro gli allevatori coinvolti, i cui stabilimenti si concentrano nel dipartimento della Loira-Atlantica nel Nord-Est, l'associazione ha lanciato una petizione che richiede di vietare l'allevamento di conigli di angora. Per firmarla, cliccate qui.
Per seguire le attività dell'associazione, potete recarvi sulla sua pagina Facebook.
Qui sotto, il video dell'inchiesta (attenzione, immagini difficili):